Per il quinto anno consecutivo ho il piacere di curare la direzione artistica del Sole Luna Doc Film Festival insieme ad Andrea Mura.
Il festival si terrà dal 2 al 8 luglio 2018 nella bellissima Santa Maria dello Spasimo a Palermo e poi vedrà una seconda tappa a Treviso dal 10 al 16 settembre. Sono 28 i documentari selezionati in concorso.
Sole Luna Doc Film Festival
Palermo, 2-8 luglio /July 2018
Santa Maria dello Spasimo
Ingresso gratuito/free entrance
www.solelunadoc.org
Chiara Andrich, Andrea Mura
Direzione artistica | Artistic direction
Il Sole Luna Doc Film Festival, alla sua tredicesima edizione, si conferma uno spazio di contaminazione di sguardi, ascolti, visioni ed incontri sulla contemporaneità. Al centro c’è il cinema del reale con un programma ricco di proiezioni ed ospiti, con ben 28 documentari in concorso tra cortometraggi e lungometraggi, divisi nelle sezioni Human Rights, The Journey e Shorts docs. I film scelti offrono una panoramica sulla produzione cinematografica attuale e sono caratterizzati da una grande varietà, sia tematica che stilistica: dal documentario di osservazione al film di denuncia sociale, dal diario intimo al cinema sperimentale e di ricerca. Una varietà che testimonia la vitalità del documentario, la sua capacità di avere uno sguardo vigile sul mondo e di saper trovare nuove strade espressive e narrative. I temi dei film scelti sono quelli cari da sempre al Sole Luna Doc Film Festival, un viaggio interculturale che stimoli la conoscenza di realtà vicine e lontane: dal mondo nomade e mistico dei pastori Fulani nel Burkina Faso a quello contaminato dalla colonizzazione del popolo Ma’ohui nelle Filippine, dai pellegrinaggi malinconici di uomini errabondi nell’Arzerbaigian alla vita degli adolescenti transgender di Nairobi. Grande attenzione inoltre è dedicata a questioni estremamente attuali come quelle del lavoro e dei diritti negati dei lavoratori, della guerra in Medioriente e della questione migratoria. Infine molti sono i film in cui i registi si raccontano in prima persona, facendo della propria vita una testimonianza “storica” esemplare, indagando il proprio passato per ragionare sul presente, confrontandosi con le proprie origini. Fuori concorso abbiamo scelto numerosi film e cortometraggi, su tematiche inerenti diritti umani ed ambiente, presentati in collaborazione con altri festival quali il Festival international du film insulaire de Groix e il Festival internazionale di animazione Animaphix, oltre che con associazioni e con gli istituti di Cultura stranieri di Palermo, nell’ottica del “fare rete” e del “creare legami”. Quest’anno inoltre il Sole Luna, considerando la felice contingenza della scelta di Palermo come Capitale italiana della Cultura 2018, spazia oltre il cinema documentario verso altre forme d’arte con Le arti in festival, che include una serie di eventi ed ospita artisti internazionali. In questo contesto presentiamo la rassegna Renegotiating identities, a cura della giovane curatrice Sofia Gotti, una selezione di cortometraggi di video-arte sul tema dell’identità in un ambiente ed un tempo costantemente in trasformazione. Negli incantevoli spazi di Santa Maria dello Spasimo ospitiamo la mostra fotografica Il sacro degli altri di Attilio Russo e Giuseppe Muccio, uno spotlight sull’artista Martina Melilli e lo Spazio sonoro Crossfade realizzato ad hoc da due musicisti in residenza artistica: Davide Cairo e Francesco Novara. Si conferma inoltre ospite del festival per il secondo anno il disegnatore e attivista Gianluca Costantini che occupa un altro affascinante spazio di Palermo: le carceri dell’inquisizione di Palazzo Steri, dove l’artista per tre giorni realizzerà una performance di disegno raccontando le storie e le parole di chi è detenuto ingiustamente. Infine, abbiamo dedicato un omaggio alla città, alla sua storia e alla sua cultura con un incontro, in collaborazione con Fondazione Benetton Studi e Ricerche, sul giardino di Maredolce-La Favara e la proiezione del documentario omonimo di Davide Gambino. Sole Luna Doc Film Festival quest’anno con la sua programmazione multiforme vuole essere sempre più un luogo di scoperta e di incontro in uno spazio di frontiera aperto al mondo in cui il cinema può diventare una bussola per orientarsi nel complesso presente.