Grazie a Euganea Movie Movement per avermi selezionato per il Premio Città Futura 2017 insieme a Cecilia Bozza Wolf e Mattia Epifani. Ogni regista premiato curerà un laboratorio di cinema che permetterà ai partecipanti di sviluppare soggetti e idee relativi al quartiere Arcella di Padova fino a trasformarli in veri e propri cortometraggi. Ogni laboratorio sarà strutturato in due settimane: la prima sarà dedicata alla redazione del soggetto e alle riprese, la seconda al montaggio e alla finalizzazione del materiale girato. Al termine dei tre laboratori, i cortometraggi realizzati andranno a formare un unico film sul quartiere Arcella, che verrà proiettato a Padova e successivamente promosso e distribuito nella rete dei Festival di cinema.
Contestualmente al laboratorio veranno proiettati al Multisala Astra martedì 20 giugno alle 21 i miei documentari La parola, lo sguardo, il gesto e Bring the sun home diretto insieme a Giovanni Pellegrini.
IL PROGETTO PREMIO CITTA’ FUTURA
Il Premio Città Futura, realizzato all’interno del bando SIAE “S’illumina”, nasce con lo scopo di raccontare l’Arcella, quartiere multietnico e periferico della città di Padova, in modo non convenzionale, mettendo in contatto attraverso l’esperienza dei laboratori tre documentaristi italiani under 35 con i giovani abitanti del quartiere.
Un progetto, realizzato in collaborazione con Cooperativa Il Sestante, Cinema MultiAstra e Progetto Giovani di Monselice e in partnership con Banca Etica, Circolo Nadir e Progetto Giovani di Padova, che vuole ripensare, attraverso il cinema, luoghi, spazi e culture, offrendo una rilettura del quartiere attraverso gli occhi delle nuove generazioni che lo abitano.
L’iniziativa nasce con lo scopo di raccontare l’Arcella, quartiere multietnico e periferico della città di Padova, in modo non convenzionale, mettendo in contatto attraverso l’esperienza dei laboratori tre documentaristi italiani under 35 con i giovani abitanti del quartiere. Il “Premio Città Futura” vuole ripensare, attraverso il cinema, luoghi, spazi e culture, offrendo una rilettura del quartiere attraverso gli occhi delle nuove generazioni che lo abitano.
Queste le date dei laboratori:
dal 5 al 17 giugno, condotto da Mattia Epifani
dal 19 giugno al 1 luglio, condotto da Chiara Andrich
dal 3 al 15 luglio, condotto da Cecilia Bozza Wolf
È possibile iscriversi entro la settimana che precede l’inizio del laboratorio scelto. Il form per l’iscrizione, da compilare online, è reperibile presso www.euganeafilmfestival.it.
PROIEZIONI
Sarà, inoltre, il Multisala Astra, sito nell’arteria principale dell’Arcella, via Tiziano Aspetti, a introdurre al pubblico i vincitori del Premio Città Futura presentando i loro film. Le proiezioni sono a ingresso gratuito.
Martedì 6 giugno
ore 19.30
Rockman (Italia, 2011, 58’)
di Mattia Epifani
Tratto dal libro Dai Caraibi al Salento, Rockman racconta la nascita del reggae in Puglia e vent’anni di controcultura musicale italiana, attraverso la controversa vicenda artistica e umana di Militant P, padre fondatore del Sud Sound System e del movimento reggae italiano.
ore 21.00
Il successore (Italia, 2015, 52’)
di Mattia Epifani
Vito Alfieri Fontana è l’erede della Tecnovar, azienda fondata dal padre che nel corso degli anni si è occupata sempre più della produzione di mine antiuomo e anticarro. Mai troppo convinto della sua attività, l’industriale decide di cambiare vita e intraprende un viaggio in Bosnia-Erzegovina, dove avrà la possibilità di fare i conti con se stesso e affrontare i fantasmi del suo passato.
Martedì 20 giugno
ore 21.00
La parola, lo sguardo, il gesto (Italia, 2015, 26’)
di Chiara Andrich
Tre ritratti di artiste venete, tre giovani donne e il loro percorso artistico: il documentario racconta il mondo interiore di Silvia Costa, Anna De Franceschi e Alice Di Lauro.
Bring the Sun Home (Italia 2013, 68’)
di Chiara Andrich
Il corso preparatorio di un gruppo di donne del Sud-America mandate al Barefoot College di Tilonia in India, per diventare ingegneri solari. Alcune di loro sono analfabete, non parlano l’inglese e non riescono a comunicare tra loro. Sembra impossibile possano imparare ad installare i pannelli solari. Nello stesso momento nel sud del Perù e nel nord del Cile, dall’altra parte del mondo, altre donne, appena tornate dall’India, “portano il sole nelle loro case”.
Martedì 4 luglio
ore 21.00
Vergot (Italia, 2016, 60’)
di Cecilia Bozza Wolf
Due fratelli, un padre esuberante, una madre invisibile ma presente. Una famiglia contadina in una valle alpina percorsa dai meleti e delle vigne dove tutti parlano un dialetto stretto e greve. Gim, 19 anni, ha scoperto di essere omosessuale, ma il mondo che lo circonda non riesce ad accettarlo, a partire da suo padre, soprannominato non a caso “il lupo”. Il fratello maggiore, Alex, da un lato spinge Gim a non autocommiserarsi e a vincere ogni paura, dall’altra tenta di portare avanti le tradizioni del padre.